Crema al Miele e Melograno: Dolcezza e Salute in Perfetta Armonia
La melagrana è rinomata per essere un potente antiossidante. Scopriamo tutte le proprietà nutritive e benefiche del melograno e le controindicazioni in caso di consumo eccessivo.
Le proprietà del melograno lo rendono un frutto molto apprezzato in tutto il mondo. Originario dell’Asia occidentale, la melagrana cresce bene nelle zone a clima mite ma può essere coltivata anche in quelle con clima più fresco (purché sia coltivata in posizione riparata). I melograni, della grandezza di una mela, presentano una buccia coriacea gialla o rossa e contengono al loro interno numerosi semi dalla polpa succosa, leggermente aspra.
Cosa contiene il melograno
Partiamo subito col dire che il melograno ha poche calorie, circa 80 kcal per 100 grammi, e un buon quantitativo di fibre, che però si perdono quasi tutte se prepariamo il succo. Bassissimo, invece, l’apporto di grassi e proteine. È ricchissimo di antiossidanti e vitamina C (un solo melograno contiene quasi il 20% dell’intero fabbisogno giornaliero di un uomo adulto), inoltre apporta una buona quota di vitamina K, vitamine del gruppo B e carboidrati. Per quanto riguarda i minerali, questo frutto è un’ottima fonte di potassio, che aiuta a svolgere correttamente le funzioni cellulari. Inoltre, il consumo di questo frutto apporta altri minerali, tra cui ferro, calcio, magnesio, fosforo e, in misura minore, manganese e zinco. Sicuramente il contenuto in vitamina C contribuisce a rafforzare il nostro sistema immunitario nella difesa contro batteri e altri agenti patogeni, ma anche contro i malanni di stagione. Tuttavia, la definizione di “Frutto della Medicina” data al melograno dipende in particolare dalla presenza di due sostanze uniche, responsabili della maggior parte dei benefici per la salute: punicalagine e acido punicico.
- Punicalagine: si tratta di forti antiossidanti presenti nel succo e nella buccia del melograno. Essi sono così potenti che il succo ha il triplo dell’attività antiossidante rispetto a vino rosso e tè verde. Gli estratti a base di questo frutto derivano infatti dalla buccia, proprio per l’alto contenuto di antiossidanti e punicalagine.
- Acido punicico: presente al 65%, è un tipo di acido linoleico con effetti biologici importanti. Alcuni studi hanno dimostrato un ruolo protettivo nei confronti dell’aterosclerosi, grazie all’azione diretta sui livelli di colesterolo LDL. Riducendo il colesterolo cattivo, si evita il deposito sulle arterie e la conseguente occlusione, che può portare anche a ictus.
Inoltre, la melagrana contiene acido ellagico, un potente antiossidante utile, tra le altre cose, nel combattere i radicali liberi, sostanze di scarto che possono determinare un invecchiamento precoce delle nostre cellule. Per maggior chiarezza, di seguito riportiamo la tabella con i valori nutrizionali.
Melograno: le proprietà benefiche
Le vitamine e le sostanze antiossidanti presenti conferiscono al melograno proprietà utili a sostenere la salute sotto tanti punti di vista. Nello specifico, è un frutto dall’altissimo potere antiossidante e antinfiammatorio, aiuta la prevenzione cardiovascolare, fa bene all’intestino, contrasta l’anemia e favorisce la salute e la bellezza di pelle e capelli. Approfondiamo di seguito tutti i benefici di questo frutto.
Antiossidante e antinfiammatorio
Le proprietà principali e più importanti del frutto del melograno sono sicuramente quelle antinfiammatorie e antiossidanti. Gli antiossidanti sono considerati gli “spazzini” dei radicali liberi, sostanze in grado di danneggiare le cellule e il materiale genetico in esse contenuto, ossia il DNA. Eliminare i radicali liberi che si producono con il normale metabolismo significa dunque ritardare l’invecchiamento cellulare, supportare meglio il sistema immunitario e proteggere dall’insorgenza di numerose malattie e forme tumorali. La proprietà antinfiammatoria della melagrana, invece, permette di limitare la produzione di una molecola chiamata proteina C-reattiva (PCR) e dei leucociti. Entrambi sono responsabili del processo infiammatorio che interviene nel momento in cui l’organismo è sottoposto a un danno da agenti fisici (es. ustione), chimici (es. acido) o patogeni (es. virus o batteri). Tale processo causa anche dolore, rossore e fastidio. Poterlo controllare è quindi importante anche per dare sollievo.
Prevenzione oncologica
Un’altra proprietà del melograno piuttosto rinomata è quella antitumorale: studi di laboratorio hanno dimostrato che l’estratto di melagrana può rallentare la riproduzione delle cellule del cancro e anche indurre apoptosi (morte cellulare) nelle cellule tumorali. Inoltre, la sua azione antiossidante agisce riducendo i radicali liberi. In particolare, sono stati rilevati effetti contrastanti il tumore al seno e alla prostata. Le antocianine contenute nel succo di melograno sono anche in grado di svolgere un’azione protettiva nei confronti dei danni da raggi UV, una delle cause principali del cancro alla pelle.
Benefici per il cuore
Il melograno fa bene al cuore: il suo succo può agire come anticoagulante riducendo il rischio di coaguli nel sangue. Diversi studi hanno mostrato poi come il frutto possa aiutare a prevenire o contenere fattori di rischio per malattie non solo legate direttamente al sistema cardiovascolare, come ipertensione o colesterolo alto, ma anche correlate allo stress ossidativo e all’infiammazione, fenomeni alla base della formazione delle placche aterosclerotiche. L’assunzione regolare di succo di melograno contribuisce inoltre a tenere sotto controllo la pressione sanguigna. Effetti protettivi verso le malattie cardiache associate ad alti livelli di trigliceridi e colesterolo “cattivo” LDL sono stati visti in vari studi, dove nei pazienti che assumevano regolarmente il succo di melagrana si è registrata una riduzione dei trigliceridi e dell’LDL. Insomma, un alimento prezioso che svolge anche un’azione di prevenzione nelle malattie cardiovascolari.
Utile per la bellezza della pelle
Il frutto del melograno è utilizzato in cosmesi per via delle sue proprietà rigenerative sulla pelle. Tale caratteristica è conferita dall’acido punicico e dall’acido ellagico, che favoriscono la formazione di nuove cellule della pelle, agevolando la rigenerazione del tessuto cutaneo e allungando il ciclo di vita dei fibroblasti, che producono collagene. Entrambi gli acidi vengono utilizzati quindi nei prodotti cosmetici per l’idratazione e la protezione della pelle. Inoltre, grazie agli antiossidanti e alle vitamine presenti, il melograno rallenta i processi di invecchiamento cellulare e riduce l’iperpigmentazione, le macchie di età e le rughe. Risulta anche un valido aiuto in caso di acne e pelle grassa. Oltre agli estratti, per uso cosmetico può essere utilizzato anche l’olio di semi di melograno.
Contrasta disturbi gastrici e parassiti intestinali
Il succo di melograno aiuta a combattere emorroidi, nausea e parassiti intestinali (tra i quali anche il “famoso” verme solitario). I semi, sminuzzati e preparati come decotto, aiutano a combattere la diarrea.
Utile contro l’anemia
L’elevata quantità di ferro presente nel melograno aumenta i livelli di emoglobina nel sangue e aiuta a ridurre l’anemia. Inoltre, l’alto contenuto di vitamina C aiuta l’assorbimento del ferro presente negli alimenti.
Previene l’Alzheimer
Anche se ad oggi non ci sono opzioni terapeutiche efficaci nel trattamento dell’Alzheimer, gli studi suggeriscono che la dieta può agire sulla prevenzione. Il melograno, avendo un elevato contenuto di sostanze antiossidanti rispetto ad altri frutti e ortaggi, ha dimostrato di avere un effetto neuroprotettivo. Un esperimento con topi transgenici affetti da una malattia neurodegenerativa e trattati con succo di melagrana ha dimostrato un effetto benefico sulle capacità mnemoniche. I ricercatori ritengono che in particolare le punicalagine del melograno possano aiutare a combattere il morbo di Alzheimer, riducendo l’infiammazione nelle cellule specifiche del cervello chiamate microglia. L’infiammazione a livello di queste cellule porta alla distruzione di altre cellule del cervello, determinando e peggiorando i sintomi della demenza. Un recente studio ha mostrato importanti risultati in pazienti sottoposti a intervento cardiaco, al quale può seguire un deficit della memoria. Il trattamento con melograno non solo ha protetto da questo effetto, ma ha migliorato anche le prestazioni della memoria, anche dopo 6 settimane dall’intervento. Approfondire la ricerca è dunque fondamentale.